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Per vivere sano

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Per vivere sano

Lettera agli amici e a chiunque abbia voglia di leggere
Cari amici, Egregi Lettori,
alla metà del ‘900 la vita dei contadini di Castel Ruggero, e del Cilento intero, somigliava molto a quella dei pastori dell’Aspromonte: non era bella. La miseria era diffusissima: da novembre a febbraio di sera in tutto il paese – da li Vauzi a la Timpa, da lu Calivario a lu Craparizio, da lu Chianu a Linazzi, da la Machina a lu Castieddu – si sentiva l’odore dei cavoli bolliti.
I più firmavano con la croce: l’unica carta stampata che circolava era costituita dai santini che don Vittorio, il sacerdote, distribuiva in Chiesa.
Le epidemie erano frequenti. Con una polmonite fulminante persi mio padre quando avevo due anni. In breve, ho avuto un’infanzia difficile e mia madre mi fece anche da padre: non mi fece mancare mai il necessario e mi educò, anche a suon di schiaffi, timorato di Dio e rispettoso del prossimo e dell’ordine naturale in cui cristiani, animali e
piante vivevamo. Confesso però che la mia infanzia fu anche felice: portare al pascolo le tre capre che avevamo, avere cura del maiale, che era il nostro salvadanaio, sarchiare il giardino, caricare e scaricare l’asinello, abbeverarlo e portarlo alla stalla erano attività di mia competenza, poi, di sera, era permesso di andare innanzi alla Chiesa dove giocavo ali banditi o a sfilarè con gli altri ragazzi del paese oppure, d’inverno, a casa di parenti o di vicini dove, intorno al focolare, ascoltavo i racconti mirabolanti dei vecchi.
Poi, crescendo, venne il tempo della scuola e delle zappette e delle zappe e me la cavai onorevolmente. Infine, venne il tempo in cui dovetti essere l’uomo di casa e, anche qui, ho cercato di essere all’altezza della sfida.
Sono emigrato e tornato, ho esplorato, a modo mio, il mondo e mi sono ricondotto, alla fine. a coltivare le terre lasciatemi da mio padre.
“Tutto viene dalla terra” dicevano i vecchi, dai quali ho tratto saperi e regole. E cosi è.
Per conto mio, amo la terra: a lavorarla con intelligenza ed esperienza, senza concimi chimici, alla maniera antica. dà grandi soddisfazioni. Ho due campi vicini tra loro e abbastanza estesi – Lentisco e Massanova -; collocati sul fianco sinistro della valle segnata dal fiume Mingarda.
Ora, da circa quarant’anni, coltivo, in prevalenza. grani e ulivi; ma ho anche alberi da frutto, faccio l’orto, semino ceci, fave e piselli. Personalmente. preparo, semino. mieto e raccolgo le seguenti granie: carusedda (ottimo per i diabetici perché contiene poco amido), senatore Cappelli (da gambo rigido e dalla spiga gonfia), il marzuccolo (che si semina a marzo) e altre granie antiche.
Esortato da un amico di Ceprano , nel 1986 ho iniziato a seminare anche il farro con buoni risultati e di recente, ho cominciato a seminare la melega che dava è un pane assai duro e perciò buono per chi suole dimagrire.
Mia figlia sostiene che voglio tornare ai tempi antichi, a un’età dell’oro che non è mai esistita ma non è del tutto vero. In verità, cerco, per quanto è possibile, di tornare alla natura, rispettandola e traendone, come i miei antenati, il quanto basta per vivere.
Forse mia figlia ha ragione in questo: da qualche tempo ho messo su un Mulino a pietra. E questa cosa mi porta davvero nel mondo di tanti anni fa, quando ammiravo e guardavo a bocca aperta le figure asciutte e ascetiche di Annibale di Ciccariello o di Pietro lu Cafittieri, Ora sono vecchio ma mi diverto come un ragazzo a premere bottoni e a sentire l’odore e lo spessore della farina e a tenere sotto controllo un macchinario delicato e complicato. A modo mio, sono contento.
Oggi produco grani, farine, paste e olio più di quanto mi è necessario e faccio spesso doni agli amici dei miei prodotti. Ne vendo anche, a prezzo equo, a chiunque ne soglia acquistare, dopo che abbia verificato, se vuole, come li produco. Alle mie cose. ho messo sempre la firma e la faccia. Come faccio ora, con grazie cordiali per l’attenzione prestatami.

Giovanni Caputo
Mulino “La Spigolatrice”, Castel Ruggero(Salerno)

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Cosa dicono i nostri clienti

“Ottima qualità, bellissimo mulino, proprietari cortesissimi. Presa farina di farro, fagioli, ceci neri, e pasta al farro prodotta nel loro mulino. Un gioiello, consiglio a tutti una visita”

“Molino eccezionale , persone competenti e ottimi prodotti made in Cilento”

“Prodotti di qualità e tanto genuini. Bravissimi”